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tribumondo: un antico ideale per un nuovo assetto mondiale

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APA

L'ARITMOCRAZIA PIRAMIDALE ASCENDENTE

 

(tempo di lettura 3+2+2 minuti circa)

 

Perché aritmocrazia

 

(tempo di lettura 3 minuti circa)

 

La parola democrazia deriva dal greco dêmos ‘popolo’ e kratéō ‘comando, per cui il suo significato etimologico, è comando del popolo.

 

La parola popolo è un nome collettivo, ossia una di quelle parole che intendono un insieme per cui, quanto più il popolo non è tutto, tanto meno appropriato è l'uso della parola popolo, ovvero che si dovrebbe ragionare in termini di frazioni di popolo, ossia di 3/4, 1/2, 1/3 di popolo, eccetera; come mi pare ovvio, però, quanto più la frazione è piccola, tanto meno appropriato è l'uso del nome collettivo; altrimenti si arriva all'assurdo di chiamare popolo anche un suo solo componente!

 

Alle elezioni politiche del 25/9/2022, gli aventi diritto al voto erano 50.869.304 ed i partecipanti sono stati il 64% degli aventi diritto, qundi 32.556.354, e la coalizione che ha ricevuto il maggior numero di voti ha superato di poco il 44% dei partecipanti, quindi il 44% di  32.556.354, pari a 14.324.796 voti, ma se si calcolasse la percentuale rispetto agli aventi diritto essa sarebbe del 28% circa.

 

I non partecipanti al voto sono stati il 36% degli aventi diritto, e quindi il 36% di  50.869.304, pari a 18.312.949, e se a questi voti si aggiungessero le schede intenzionalmente bianche o nulle, il totale sarebbe ancora superiore.

 

A fronte di quanto sopra, nel momento in cui la parte di popolo che ha scelto di non votare (36%) è ampiamente  maggiore di quella che ha scelto chi deve comandare  (28%); e dunque, l'uso della parola democrazia, il cui significato è comando del popolo quanto è appropriato?

 

A mio parere, per essere appropriato, a comandare, ovvero a governare, dovrebbe essere una formazione scelta almeno dal 50%, ma degli aventi diritto e non dei partecipanti; conseguentemente, quella che chiamiamo democrazia lo è tanto di meno quanti di meno sono i partecipanti al voto.

 

Quella che, impropriamente, continuiamo a chiamare democrazia, quindi, altro non è che il comando del gruppo più numeroso, a cui si rende necessario dare un nome; in greco, numero si dice aritmós,  e questo è il perché di aritmocrazia. 

IL FEDERALISMO

(tempo di lettura 2 minuti circa)

Uno dei motivi della disaffezione dalla politica di noi gente è la distanza sia spaziale sia essenziale che c'è tra il mondo in cui viviamo noi e quello in cui vivono coloro che dovrebbero essere i nostri governanti.

A mio parere, l'unico modo per colmare questa distanza, al fine di consentire a quelli di noi gente che vogliono o che devono farlo, di interloquire direttamente con i loro rappresentanti eletti, cosa peraltro prevista dall'art. 50 della nostra Costituzione, è che i rappresentanti in oggetto non siano né i senatori, né i deputati, né gli assessori regionali, né quelli provonciali, e tantomeno i parlamentari europei, ma siano quelli più a portata di mano . . anzi di voce . . anzi di persona, ossia coloro che eleggiamo nei consigli comunali e circoscrizionali, in particolare coloro che sono stati scelti per amministrare, e che quindi hanno il dovere di farlo in modo appropriato.
La federazione di tribù che teorizzo in tribumondo, quindi, altro non è che una federazione di comuni e circoscrizioni, che vanno a comporre delle provincie o delle regioni, le quali vanno a comporre delle nazioni, le quali vanno a comporre la Confederazione Mondiale delle Tribù
Insomma, il federalismo, fino al livello regionale, c'è già, si tratta quindi solo di estenderlo fino al livello comunale o circoscrizionale.

tornando all'aritmocrazia piramidale ascendente 

(tempo di lettura 2 minuti circa)

I sodalizi che non possono permettersi di funzionare male, come p.e. gli eserciti, ma anche le aziende, si danno un'architettura piramidale, dove ogni gruppo (tribù), della numerosità ottimale (i comuni, le circoscrizioni?), ha un unico rappresentante (il sindaco?),  oppure più di uno, ossia uno per ogni aspetto da curare (gli assessori?).
Nel caso delle strutturazioni verticistiche (piramidali discendenti), a scegliere gli affidatari delle varie funzioni ai vari livelli è la dirigenza e viavia, i suoi livellli a decrescere; nelle aritmocrazie, nelle quali si vuole far valere il più possibile la volontà del popolo, a decidere, e quindi a scegliere i suoi sia rappresentanti sia, soprattutto, referenti, deve essere il popolo, ossia la gente, la quale deve poterne controllare il più possibile l'operato.
La stessa cosa dovrà valere per gli eletti dalla gente, ossia dal popolo, cioè gli assessori comunali e circoscrizionali, i quali eleggeranno i loro rappresentanti a livello immediatamente superiore al loro (provinciale o regionale) con le stesse modalità, funzioni e rapporti, e così via fino ad arrivare al Consiglio Planetario, ovviamente con l'intento che sia molto più efficace dell'attuale Organizzazione delle Nazioni Unite.

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