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tribumondo: un antico ideale per un nuovo assetto mondiale

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Cos'è tribumondo

 

(tempo di lettura 3 minuti circa)

 

Com’è evidente, la parola tribumondo nasce dall’unione delle parole tribù e mondo, con la soppressione dell’accento sulla u in quanto possibile fonte di problemi in ambiente informatico; ma perché tribù? E perché mondo?

 

Perché tribù

 

A mio parere, ma non solo mio, la tribù è l’aggruppamento umano più piccolo possibile che conserva la capacità reale o potenziale di essere autarchico, o quantomeno autosufficiente, quindi autonomo, quindi indipendente e quindi libero nella misura massima possibile.

 

Ancor più importante è che la tribù è l’aggruppamento umano più “a misura d’uomo”, ovvero quello nel quale tutti i suoi componenti hanno tanto più la possibilità di sentirsi e di essere qualcuno, e non nessuno, quanto più hanno voglia di partecipare alla vita comune.

Perché mondo

 

Purtroppo noi umani siamo l’animale più ingordo di tutti, cosa che ci rende i più voraci, e quindi i più aggressivi e feroci, tanto più quanto più, a mancarci, è l’indispensabile; ma alcuni di noi riescono ad essere aggressivi e feroci anche nel procurarsi il superfluo, il futile e l'inutile.

 

Questo nostro modo di essere ci porta tanto più a combatterci quanto più manca un soggetto al quale si attribuisca, a grande maggioranza, la funzione di coordinatore, legislatore ed amministratore della giustizia.

 

È del tutto evidente che fintanto che nel mondo vi sarà qualcuno, più d’uno, o la maggioranza non disposta ad accettare l’ordine di cui sopra, i conflitti e le guerre non potranno essere minimizzati, e tantomeno sparire.

 

Altrettanto evidente è che fintanto che esisteranno degli aggruppamenti più grandi, e quindi più potenti di altri, in grado di esercitare un'egemonia, ben difficilmente, essi, rinunceranno a farlo, a meno che, a volerlo, non sia la loro stessa gente. 

 

tribumondo dunque è un ideale, in verità parecchio utopistico, che persegue il frazionamento, o se preferite il riaggruppamento, di tutti gli umani della Terra in tribù, in quanto tali troppo piccole per poter esercitare un’egemonia, ovvero per sopraffare ed assoggettare le altre, ma che unite in una confederazione mondiale possono, analogamente a quello che avviene nelle democrazie, cooperare, auto governarsi, ed autodeterminarsi.

 

Ovviamente, un "servizio d'ordine" è comunque indispensabile, per cui sarà finalmente la volta che a fare lo sceriffo del mondo sarà un apparato sotto il controllo della Confederazione Mondiale delle Tribù, e non uno stato egemone che esercita la sua egemonia.

 

Mi rendo ben conto che l'idea di un mondo come quello sopra descritto può apparire quantomeno stravagante,  ma non è né più né meno utopistica di tanti credi religiosi, a cominciare da quelli cattolico - cristiani; e comunque, chi vuole approfondire, può consultare la pagina APA (Aritmocrazia Piramidale Ascendente). 

 

Nell'attesa che riesca a far funzionare un sistema di interazione da questo sito, ossia che scopra come si fa, chi lo desidera mi farà cosa graditissima  comunicandomi i suoi commenti all'indirizzo di e-posta  tribumondo@libero.it 

PER SAPERNE DI PIU'

(tempo di lettura 2 minuti circa)

I princìpi fondamentali di tribumondo

Il principio perfetto

 

Non fare agli altri ciò che non vorresti che fosse fatto a te, e soprattutto alle persone che ami.

Il principio im-perfetto

Se proprio lo desideri, fai agli altri ciò che vorresti che fosse fatto non a te, ma alle persone che ami, però solo previo consenso degli altri, e badando che quello che fai non accresca le diseguaglianze ma anzi le riduca.

 

L’utopia

 

Com’è risaputo, le utopie sono degli ideali irrealizzabili, e questo è il perché molte persone le scartano.

 

A mio parere, invece, credere in un’utopia è indispensabile, perché essa è una sorta di stella polare che indica il cammino, cosa tanto più importante  quanto più, quello che si desidera nella vita non è campare alla giornata eo* vagare senza meta ma perseguire un fine, e quindi avanzare verso di esso, cosa che si chiama anche progredire.

 

La cosa importante, quindi, non è se e quanto un ideale è realizzabile, ma se e quali benefici si possono trarre andando verso di esso, e se ed a quali malefici si va incontro procedendo nel verso . . inverso.

 

In conseguenza di quanto sopra, l’importante non è di quanto si avanza, ma avanzare, ed ancor più importante è non regredire.

 

COME ADERIRE A tribumondo

 

(tempo di lettura 3 minuti circa)

 

L’adesione a tribumondo è la cosa più facile del . . mondo, perché per farlo è sufficiente:

  • Aver letto attentamente quanto sopra;
  • Averlo compreso;
  • Condividerlo;
  • Decidere di aderire;
  • Cominciare a comportarsi di conseguenza, ossia cominciare a domandarsi, per ogni cosa che si fa, se e quanto essa rispetta o viola i princìpi fondamentali.

Siccome cambiare da un momento all’altro non è affatto facile, non scoraggiatevi, e soprattutto non rinunciate, perché anche il solo accorgersi che in quello che si fa c’è qualcosa di sbagliato è importante, in quanto è la premessa essenziale al fine di prendere in considerazione l’idea di correggersi.
In caso di dubbi sul modo di districarsi nelle varie situazioni, tornate a visitare questo sito, presto o tardi vi troverete degli scritti che analizzano la nostra convivenza civica al fine di scoprire quando, come e perché violiamo i principi di tribumondo, nonché delle proposte per farlo sempre meno.

 

Infine, se condividete gli ideali di tribumondo, divulgate l'esistenza di questo sito trasmettendone l'indirizzo preciso, cioè https://www.tribumondo.it, a coloro che pensate che possono essere interessati.

 

Nota importantissima

 

Chiunque aderisca a tribumondo per trarne un qualsivoglia vantaggio a scapito degli altri
non è assolutamente degno di farne parte, per cui va emarginato in ogni modo possibile.

I circoli tribumondo

(tempo di lettura 1,5 minuti circa)

 

La conseguenza logica dell’adesione agli ideali tribumondisti dovrebbe essere da un lato lo spontaneo desiderio di divulgarli, e dall’altro il desiderio di conoscere degli altri tribumondisti per confrontarsi, condividere, sostenersi, cosa che dovrebbe portare al formarsi di quelli che non saprei come altro chiamare se non circoli.

 

tribumondo non ha gerarchie, perché è di tutti i suoi aderenti in egual misura, per cui i circoli non possono avere capetti, capi o condottieri; ovvero che siccome, inevitabilmente, vi saranno persone dotate di maggiore intraprendenza, per non ripetere l’errore che commettono quasi tutte le altre associazioni, quello che essi devono fare, non è mettersi a capo dei circoli, ma mettersi a loro disposizione, e quindi astenersi accuratamente dal comandare, ed impegnarsi al massimo nel coordinare, nel favorire l’inclusione, l’integrazione e la partecipazione di tutti.

 

Se, come spero, le idee tribumondiste dovessero diffondersi, auspicabilmente al livello mondiale, la conseguenza logica sarebbe che, analogamente alle persone, anche i circoli potrebbero desiderare di mettersi in contatto con altri circoli per confrontarsi, condividere e sostenersi, per cui consiglio a chi volesse farlo di darne comunicazione a questo sito, così che si possa generare un elenco dei circoli, e di consultare quest'ultimo prima di darsi un nome, così da evitare omonimie, che sarebbero fonte di equivoci.

 

A questo proposito, però, è opportuno evidenziare che a fronte dei suoi princìpi fondamentali tribumondo non potrà mai essere un partito, ovvero che quanto più, quello che si persegue, è il bene comune, tanto meno si può essere un partito che, in quanto tale, persegue gli interessi di una parte, in ovvia contrapposizione a quelli delle altre parti.

 

In conseguenza di quanto sopra, ogni tribumondista continua ad essere  ampiamente libero di votare eo aderire al partito che preferisce il quale, presumibilmente, dovrebbe essere quello a suo parere più vicino alle idee tribumondiste, anzi i cui comportamenti sono più coerenti con le idee tribumondiste.

 

In realtà, siccome un tale partito, per il momento, a mio parere non esiste, ciò che i tribumondisti possono fare è aderire eo votare il partito che non c’è. 

Come si fa a votare il partito che non c’è?

(tempo di lettura 1 minuto circa)

 

L’unico modo per votare il partito che non c’è è partecipare alle votazioni, cosa che è dovere di ogni buon cittadino; prima di andarci, però, preparatevi un foglietto bianco delle dimensioni di un biglietto da visita; all'atto del voto annullate la scheda crocettando un numero sufficiente di simboli, poi ponete al suo interno il foglietto bianco e ripiegatela. 

 

Se invece vi qiacciono le idee tribumondiste, allora scrivete tribumondo su entrambi i lati del biglietto; se saremo in tanti a farlo, qualcuno si dovrà domandare il perché di tanti biglietti, e non potrà non capire che è una richiesta di cambiamento; se poi sui biglietti ci sarà acritto tribumondo, qualcuno vorrà scoprire che cosa è, e la prima cosa che farà sarà cercare nella interrete, arrivando così a questo sito.

 

Se si vuole cambiare il mondo qualcosa bisogna farla, e questa non mi pare nemmeno troppo impegnativa.

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